Il test dei colori inventato da Max Lüscher si basa sull'assunto che la preferenza mostrata verso ciascuna tinta e le reazioni che questa provoca nel soggetto cambiano a seconda degli individui e dei momenti, pertanto il test viene utilizzato come strumento diagnostico dello stato psicofisico del soggetto. Il test contiene otto colori: i 4 colori base (rosso, giallo, verde e blu) e 4 colori ausiliari (viola, marrone, grigio e nero).

Max Lüscher è uno psicoterapeuta, sociologo, filosofo svizzero, cultore della materia psicologica dall'età di sedici anni, quando iniziò a frequentare lezioni universitarie con un permesso speciale, affascinato dalla figura e dalle opere di Freud.
Il test dei colori di Lüscher è uno strumento di grande efficacia per far emergere stati d'animo e problematiche profonde, con la possibilità di trovare soluzioni e vie di sviluppo personale.
Esso è inoltre in grado di evidenziare aspetti fisici e fisiologici del soggetto, con l'opportunità di prevenire malattie organiche e di trattarle precocemente, quando il disturbo non è ancora del tutto manifesto.
Grande dunque è la sua rilevanza in campo psicosomatico.
Il test è stato ideato da Max Lüscher nel 1949 e ha avuto diffusione mondiale e impiego in vari settori: ambito clinico, selezione/orientamento del personale, etnologia, pedagogia.
Si tratta di un test semplice e a rapida somministrazione e con validità universale.
È molto valido, proprio perché in grado di rilevare situazioni di stress e di compensazione, in abbinamento all'ipnositerapia.

Consulta Max Lüscher, La diagnostica Lüscher. I colori della nostra personalità, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma 1955